Introduzione storico artistica
Stato di conservazione
L’opera versava da tempo in uno stato conservativo precario, contraddistinto da fenomeni di degrado superficiale di varia origine connessi all’ambiente in cui fu collocata, ovvero una zona a verde adiacente alla sede stradale, quindi esposta agli inquinanti provenienti dal traffico pubblico e privato e alle aggressioni biologiche di colonie di microrganismi autotrofi ed eterotrofi. Nel corso di un evento meteorologico particolarmente violento, nel marzo del 2015 la scultura ha inoltre subito un grave danno quando visi è abbattuto un enorme cipresso che cadendo l’ha travolta facendola rovinare sul marciapiede lastricato. L’impatto ha provocato la rottura delle zampe anteriori, staccandole nettamente dal resto della massa scultorea.
Il restauro
Inizialmente vi è stato un primo sopraluogo per fare rilievi grafici e fotografie per la documentazione. Successivamente tramite pennelli a setole morbide vi è stata la rimozione di polvere e materiale organico. Per eliminare alghe e licheni dalla superficie marmorea è stato utilizzato Biotin R e dopo circa un mese la superficie è stata risciacquata con acqua demineralizzata.
Durante la seconda fase sono state fatte delle prove di pulitura attue a trovare il miglio modo di pulitura, le prove di pulitura sono state tre: con acqua demineralizzata e cotone idrofilo, acqua demineralizzata con spazzolino e infine con impacco con una soluzione di cloruro di benzolconio in soluzione acquosa al 5% supportata da arbocel.
Successivamente alla rimozione delle prove di pulitura quella con il cloruro di benzoalconio ha permesso di raggiungere il miglior grado di pulitura, quindi l'impacco è stato esteso a tutta la scultura e d è stato lasciato agire per circa una settimana. L’intera superficie è stata risciacquata con acqua mineralizzata e spazzolini e si è passati alla rimozione meccanica con bisturi dei licheni crostosi per abbassare le incrostazioni e per poi applicare nelle zone dove vi erano ancora licheni impacchi localizzati di cloruro di benzoalconio in soluzione acquosa al 5% con supportante arbocel.
Nelle croste nere, sotto la faccia e nella zampa posteriore destra, sono stati fatti impacchi di carbonato d'ammonio al 5% che non hanno rimosso perfettamente la crosta nera. Siamo intervenuti attraverso l'utilizzo del laser che ha rimosso totalmente le croste nere.
Per quanto riguarda la parte strutturale sono stati fatti dei fori con trapano nella parte interna della frattura, sia dalla parte delle zampe e in corrispondenza nella parte del leone, per inserire dei perni in acciaio inox. I perni sono stati inseriti all’interno con resina epossidica bicomponente, poi sono state unite le due parti sempre con resina epossidica bicomponente.
Per far notare meno questo intervento sono state fatte delle stuccature con polvere di marmo e acril me in soluzione acquosa al 10%. Nella mancanza più rilevante a sinistra si è fatto una stuccatura prima con calce Lapharge al 33%, 66% con polvere di marmo e acril me. Successivamente è stata fatta una stuccatura di rifinitura con polvere di marmo e acril me.