Introduzione
Introduzione storico artistica
Il Teatro Verdi di Pisa, realizzato tra il 1865 ed il 1867, è un esempio di architettura teatrale con facciata neoclassica e ampio porticato. La platea e i palchi sono sontuosamente decorati da stucchi bianchi e dorati in stile eclettico, con rimandi a temi classici nei putti e gotici nei gargoyles portalampada. Diversi gli artisti che si sono avvicendati nella decorazione del Teatro.
La volta della platea, oggetto dei restauri conservativi, ha un impianto a “ferro di cavallo”, con i bracci non molto allungati, mimetizzato otticamente da una grande ellisse delimitata nella parte esterna da stelline a sei punte di stucco dorato.
Al centro della volta si trova un rosone in legno ricoperto da una cornice aggettante in stucco dorato ed abbellito da una griglia traforata. La volta si chiude, verso l’arco del sipario, con l’orologio e due dipinti triangolari di Trofei.
Intervento di Restauro
La decorazione
Data la vastità della superficie, tutto l’apparato decorativo della volta presentava una certa difficoltà da un punto di vista compositivo.
Nonostante ciò gli artisti, attraverso la creazione di una complessa intelaiatura a grottesca dipinta a tempera, sono riusciti a smaterializzare la pesantezza della volta.
Attorno al rosone centrale si dipana un’articolata trama a raggiera che simula un pergolato composto da festoni vegetali di fiori e frutta intrecciati, disposti a formare una candelabra.
In questa partitura proliferano putti smorfiosi, uccelli bizzarri, racemi multiformi, forme semi-vegetali e figure semi-animali. Draghi immaginari incorniciano mascheroni dalle espressioni imbronciate e giocose, riflesso della vitalità e stravaganza compositiva delle grottesche rinascimentali.
L'intera decorazione risulta animata da una ricca simbologia che richiama la mitologia classica ed è completata verso l’arco dell’orologio con due dipinti a tempera su fondo dorato, si tratta di Trofei che rappresentano metaforicamente due differenti tipi di musiche, a sinistra, la Musica Sacra e Profana e a destra la Musica legata agli Eserciti e alla Guerra.
Precedenti interventi di restauro
Prima del 2012 la volta ha subito due interventi di restauro.
Durante il primo, realizzato alla fine degli anni ’50, si è provveduto al rifacimento delle stuccature, cadute a causa del rigonfiamento della pellicola pittorica, e alla ridipintura e ripristino di piccole porzioni di intonaco in corrispondenza della decorazione che vede raffigurate tre Sirene.
Il secondo, avvenuto negli anni ’90, ha interessato l'arco dell’orologio con l’integrazione pittorica di alcune figure della parte sinistra; la cupola e le rappresentazioni dei Trofei con la ridipintura della superficie; la struttura lignea della cupola, dove sono stati eseguiti interventi di consolidamento e disinfestazione da insetti xilofagi.
Inoltre è stata effettuata un’importante stabilizzazione della struttura mediante tiranti in ferro.
Questi restauri hanno riguardato solo la parte estetica con rifacimenti a tempera e stuccature in gesso, senza curarsi della pulitura e del consolidamento degli intonaci.
Il restauro di Palazzo Spinelli
L'intonaco decorato della volta centrale e dell'arco dell'orologio sono stati oggetto del restauro conservativo condotto da un'allieva del terzo anno del corso di Restauro Affreschi dell'Istituto per l'Arte e il Restauro, Palazzo Spinelli.
Per prima cosa si è proceduto con il consolidamento della pellicola pittorica che si presentava molto decoesa con lo scopo di ristabilire un grado di coesione con l'intonaco pittorico.
AI fine di dare omogeneità alla superficie sono state colmate lacune, crepe e fratturazioni rimuovendo e sostituendo le precedenti stuccature a gesso con un impasto appositamente preparato con sabbia e calce.
A questo punto tenendo in considerazione che tutto l’apparato pittorico eseguito a tempera presentava colori pulverulenti e scaglie di sollevamento della pellicola si è scelto un metodo di pulitura a secco per rimuovere i depositi che offuscavano la lettura cromatica originale.
Dopo la pulitura sono state eseguite integrazioni pittoriche scegliendo la tecnica della selezione cromatica, del sottotono o imitazione a seconda della grandezza e dell'aspetto delle lacune, il tutto finalizzato a conferire una lettura omogenea della decorazione.