Introduzione storico artistica
Nella piccola isola di San Lazzaro sorge il monastero dei Padri Armeni, con annessa la chiesa di origine gotica, ricostruita nel XIX secolo.
Nel primi decenni del Settecento, la chiesa e il convento vennero assegnati ad un nobile monaco armeno detto Mechitar che si adoperò per diffondere la cultura orientale.
Alla sua morte venne fondata una tipografia poliglotta, dove venivano tradotte in armeno da diverse lingue opere scientifiche, letterarie e religiose, e istituta la Congregazione dei Padri Armeni Mechitaristi, che fu col tempo arricchita dai lasciti di facoltosi armeni.
Il convento ospita una ricca biblioteca, una pinacoteca, un museo e una stamperia di fine Settecento.
Le classi 1a e 3a del corso Restauro Carta dell'Istituto per l'Arte e il Restauro, Palazzo Spinelli, hanno partecipato ad un cantiere che ha consentito loro di lavorare su parte della collezione di stampe e disegni di proprietà della Congregazione, di valutare il loro stato di conservazione e proporre ipotesi di restauro.
La maggior parte dei pezzi rilevati, dato il precario stato di conservazione generale, ha richiesto un restauro urgente, mentre su 50 pezzi, in buono stato conservativo, si è intervenuti solo con una pulitura meccanica. Ogni opera pulita è stata poi inserita entro un bifoglio di carta barriera e a fine cantiere ogni gruppo è stato riunito in cartelle preparate su misura, su cui è stata riportata ogni indicazione necessaria all’individuazione del contenuto.
Stato conservativo
Carte générale de l'Empire Ottoman en Europe et en Asie
La carta geografica, conservata piegata in quattro parti, era in uno stato di conservazione molto precario. Deformazioni evidenti interessavano tutta la superficie dell’opera, con lacune, strappi di varia entità e bruniture intense ed uniformi.
I colori a stampa della litografia avevano perso intensità e la carta risultava molto rigida e poco elastica, tanto che la semplice manipolazione rischiava di produrre strappi con perdita grave di frammenti. Presenti macchie da umidità molto estese, escrementi di insetti e abrasioni superficiali.
Litografia Arciconfraternita di M.V. Addolorata
In mediocre stato di conservazione, l’opera aveva i bordi rigirati, probabilmente a causa di un montaggio precedente su tavola che spiegherebbe anche la macchia, di notevole entità, a sinistra sul margine inferiore. Sulla stessa macchia si era rilevato un principio non più attivo di infezione da microrganismi. Erano presenti, inoltre, escrementi superficiali di insetti, lacune da camminamento di tarli soprattutto ai margini e foxing (ruggine) su tutta la superficie.
Ad un’osservazione più attenta si notavano abrasioni, già oggetto di integrazione cromatica a matita nera.
Nuova Planimetria della Città di Venezia
La carta geografica, disegnata nel 1846, conservata piegata in sei parti, era in uno stato di conservazione precario. Deformazioni interessavano tutta la superficie dell’opera, con piccole lacune e strappi. I colori a stampa della litografia e quelli dati ad acquerello avevano perso di intensità.
Si presentava con ampie macchie diffuse su tutta la superficie, con addensamenti di polvere, escrementi superficiali di insetti, abrasioni, annotazioni a china, a matita nera e colorata. Mostrava un timbro ad olio sul recto e un'infezione attiva da microrganismi evidente sul verso della tela di supporto.
Le Triomphe De Iesus Christ: L’Ancien Testament, Le Nouveau Testament
In mediocre stato di conservazione, l’opera era arrotolata e presentava deformazioni generate dal tipo di conservazione. L’incollatura dei nove quadri non era precisa e la colla usata aveva generato macchie intense nella zona interessata. Evidenti una leggera e uniforme brunitura, addensamenti di polvere, macchie di umidità, foxing, piccole lacune, strappi e sfrangiature ai margini.
Vita, Miracula et Martyria Sancti Gregori
Lo stato di conservazione generale era mediocre. L’opera, smarginata lateralmente, presentava deformazioni su tutta la superficie dovute all’incollatura sul supporto di carta. Un danno da evento di calamità eccezionale era visibile sul verso, causa delle macchie intense e al tatto oleose, che interessavano il supporto dove si notava uno strappo unito con nastro adesivo. Erano presenti lacune di una certa entità, strappi, addensamenti di polvere, macchie di umidità e foxing.
Tavola della Basilica di S. Giustina di Padova
In mediocre stato di conservazione i disegni, due carte incollate per tavola, avevano subito danni da evento di calamità eccezionale. La fibra cartacea era molto rigida tanto che la semplice manipolazione rischiava di produrre strappi con cadute di frammenti.